martedì 2 ottobre 2007

INSISTO


... così, per il momento, esaurisco l'argomento "cattiva digestione", con il rimedio naturale per i casi più tosti.

Anche questo è semplicissimo: occorrono salvia e limoni biologici.
Si spremono i due mezzi limoni in un bicchiere, che si lascia lì. Nel solito piccolo pentolino riempito d'acqua si mettono i due mezzi limoni spremuti e due foglie di salvia, si fa bollire il tutto qualche minuto e lo si lascia riposare idem. Infine si versa il decotto nel bicchiere insieme al succo e si beve caldo.
Il sapore è amaraspro, ma non sgradevole: un cucchiaino scarso di miele lo rende migliore.
Questo rimedio è una specie di niagara naturale e funziona dove tutto il resto fallisce, ma non va ovviamente bene quando il malessere è causato da acidità.

Anche la salvia ha moltissimi usi terapeutici e igienici, che pian piano saranno ficcati in questo blog: una piantina sul davanzale non può mancare. Adesso è il momento per raccogliere le ultime foglie, prima che il freddo le rovini, lasciarle essiccare e conservarle in un vasetto.

lunedì 1 ottobre 2007

BURP!

Giusto per non fermarmi ai preliminari, una ricettina semplice semplice contro i disturbi di stomaco, quelli che fanno dire "non ho digerito". E' assolutamente efficace quando si è mangiato un po' troppo o troppo pesantemente, o insomma quando si sente "quel peso qui" senza arrivare a stare troppo male

Acqua di lauro
: in un piccolo pentolino pieno d'acqua, fate bollire una foglia di lauro fino a quando non riuscirete a coglierne l'aroma annusando i vapori - più o meno 3 min., per chi non si affida all'olfatto - poi lasciate riposare altrettanto. Indi bevetene, ben caldo, un bicchiere.
E' un rimedio tradizionale nella mia famiglia e funziona sempre: se preso la sera ha anche una leggerissima azione rilassante, e si può dare anche ai bambini al posto della tradizionale camomilla. Non richiede zucchero, anche se naturalmente si può aggiungere: ma è gradevole per conto suo, pur senza avere un sapore spiccato.

Il Lauro è l'Alloro Nobilis: da non confondere con il Ceraso, che è ornamentale
e tossico. Ma il rischio di confusione è basso: l'alloro è lo stesso che si mette negli arrosti e in genere si usa in cucina, proprio perchè rende un po' più digeribili i piatti grassi oltre a conferire aroma.

Se avete un balcone, compratene una piccola pianta: ha molteplici utilizzi (altri post seguiranno, su questa pianta) vive senza grandi cure, si ammala rarissimamente, teme un po' il freddo ma neanche tanto, è bellino e a Natale si può ripristinare l'uso antico (italico) di addobbarlo.
Se invece non avete balcone o vivete sopra uno stradone trafficato o sotto le ciminiere (casi che rendono la coltivazione diretta sconsigliabile) potete andare nei giardini pubblici a cogliere foglie, poche per volta: trattando la pianta con riguardo - cioè limitandosi a spiccare le foglie con attenzione, o meglio ancora a tagliare, e non strappare, un paio di rametti più sottili - non si fa nulla di male, chè gli allori ornamentali sono spesso enormi e destinati ad essere sfrondati. In genere, anzi, vicino alla base hanno piccoli "figli" cresciuti spontaneamente, che prima o poi saranno eliminati dai giardinieri. Se non trovate neppure quelli, ovviamente le foglie di alloro si possono comprare dai fruttivendoli o nei supermercati, e altrettanto ovviamente biologiche è meglio.
In ogni caso a parte l'averle sul balcone, lavate le foglie raccolte con bicarbonato, sciacquatele, strofinatele bene senza rovinarle in un panno da cucina pulito e lasciatele pure seccare in un angolo della cucina, chè anche seccate hanno il medesimo utilizzo ed effetto.
Quando saranno ben secche, potrete conservarle in un barattolo di vetro chiuso, ma per un annetto non perderanno i loro poteri neanche se conservate un po' alla carlona.


KIT DI BASE

Ecco, se volete dare il via agli esperimenti, le robe utili sono tutte e nessuna. Qui dentro troverete, man mano, cose che si possono fare praticamente con niente, dando con ciò per scontato che un fornello e un pentolino è dotazione di chiunque, altre cose che richiedono almeno davanzale con lo spazio per qualche vasetto, e altre che vogliono invece più spazio in casa, chè il riutilizzo di ciò che normalmente viene considerato scarto sarà uno dei leit-motiv del blog.
Ma, insomma, per cominciare vi dico cosa ho io, in modo da non ripetermi poi nei post.

- un paio di pentole, una caraffa, diversi cucchiai di legno e qualche altro piccolo contenitore di plastica che tengo fuori dalla cucina per gli utilizzi diversi da quello alimentare.
- un bollitore elettrico che consiglio a chiunque: vero che consuma elettricità, ma anche vero che ci mette pochissimo a far bollire l'acqua e consente di riutilizzarla, prima o poi ci farò un post

- un tritatutto piccolo, quello classico della moulinex
- una serie di taglieri, di legno perchè mi piacciono di più, in diverse misure
- uno scaffale per i barattoli di vetro vuoti, ovviamente riciclati, in cui conservare erbe seccate e risultati degli esperimenti
- filtri e colini per tè e tisane
- un supermercato
di cui mi fido per la frutta e la verdura biologiche, un produttore biologico di cui mi fido moltissimo
- le piante aromatiche sul bio-balcone: alloro, menta, salvia, erba luisa (o citronella o limoncina, ha un sacco di nomi, timo normale e timo limone, prezzemolo, salvia normale e salvia al gusto di ananas, menta romana, rosmarino normale e rosmarino strisciante

- le piante da frutto, sempre sul biobalcone: lamponi, fragole, melo e albicocco nano, biricoccolo: ma per ora i risultati sono pessimi, chè gran pollice verde non sono.
- ancora sul balcone, contenitori di plastica da detersivo, con tappo: consentono di non sprecare l'acqua che si usa, ad esempio, per lavare la verdura. Basta riempirli e l'acqua si utilizza per bagnare le piante.

Fra tutto, le aromatiche (possibilmente provenienti da coltivatore biologico, sennò cambiate la terra e non date loro più niente di chimico) e i vasetti vuoti sono le cose essenziali.
Ma, se un po' di spazio l'avete, cominciate a formarvi una piccola attrezzatura da appendistastreghetta conservando utensili e contenitori che altrimenti buttereste: conservate pure un po' alla rinfusa, pian piano farete la scelta secondo le vostre preferenze sulle cose da fare.

SI VA A COMINCIARE


Dare il via a un blog "dedicato" è sempre un po' un casino, chè in uno normale ci si può mettere tutto quello che passa per la testa ed è più facile. In questo caso, invece, si vorrebbe che il proprio blog fosse un po' speciale, fra i tanti dedicati ad argomenti simili, ma a farlo troppo speciale si rischia di rimanere gli unici lettori.
Allora salto tutte le intro chè in ogni caso quello che c'è o non c'è lo trovate scritto qui a fianco: in realtà, lo so, ci finiranno dentro anche consigli e competenze di vario tipo e non solo di erbe, ma andrà bene così. Una "vita più sostenibile" non si trova e non si crea in due minuti, soprattutto se ci si vuol anche divertire nel tentativo, o almeno trovarne una soddisfazione. Che però, lo dico per esperienza, quando c'è è mille volte meglio della banale soddisfazione da shopping, uno di quei terribili mostri generati dal sonno della ragione con cui tutti dobbiamo fare i conti.
E il mio blog nasce anche da questo, dalla voglia di incoraggiare chi è stufo di shopping, di tv, di merendine industriali, di eventi subìti, di chimicazza imperante, delle stesse cose dappertutto: chè non credo che una vita di austerità sia il miglior modo di contrastare tutto ciò, viziati come siamo. Il miglior modo, almeno per ora, è imparare a divertirci cercando di essere un po' più protagonisti della nostra vita, anche nelle piccole cose, nelle scelte quotidiane che passano spesso inavvertite, come se poi la vita non fosse esattamente fatta soprattutto da quelle.

Niente fanatismi, comunque, chè li detesto, ma solo esperienze dirette di questo e di quello, compresa la chimica - quando l'alternativa sarebbe peggiore - e i consigli per gli acquisti quando sembra che meritino.
Un unico punto sarà indiscusso, e cioè che si parlerà solo di produzione biologica: perchè è più corretta per il pianeta e perchè, se mangiare pesticidi non è sanissimo, farsene tisane e decotti è addirittura demenziale.
E quasi sempre le cose di cui parlerò saranno risparmiose, chè imparare a non comprare, preferendo il fare, è uno dei presupposti per pesare un po' meno sul nostro pianeta.
Chi vuol collaborare, con semplici esperienze già fatte o con competenze specifiche, è strabenvenuto, chè lo scambio di idee è un altro dei presupposti, forse il più importante.